PRESENTAZIONE
Con Unter der Uniform – gioco teatrale ispirato alla coraggiosa e più volte censurata pellicola a sfondo omoerotico con cui Leontine Sagan sfidava, negli anni dell’ascesa al potere di Adolf Hitler, tanto il Reich imminente quanto la morale militaresca e rigidamente conservatrice dell’Impero Prussiano – Tenerezza Fattore conduce gli allievi dell’Accademia d'Arte Drammatica Cassiopea all’esplorazione di una dimensione dell’universo adolescenziale, in eterno conflitto tra il programma pulsionale e sentimentale della propria natura e quello della “moralità” e il suo corredo repressivo di dispositivi disciplinari.
Riservato alle figlie di ufficiali decaduti, centro nevralgico di un’autoritaria e nostalgica educazione protestante, il collegio di Postdam è l’epitome dell’oliata macchina educativa che, alla vigilia della Grande Guerra, il Regno di Prussia aveva predisposto alla uni-formazione di nuove e arrendevoli madri, adatte a rifornire la patria di nuovi e obbedienti soldati: spazio di contenzione e di pianificazione del sacrificio, dunque, ma anche e soprattutto di messa in stallo dell’universo femminile. Le educande, infatti, avviate sin dall’adolescenza all’introiezione di costrutti identitari e psicologici prettamente maschili, sono le vittime designate di una società militarizzata e patriarcale, ipocritamente priva di qualsiasi accesso al desiderio quanto di possibilità reali di autodeterminazione per le sue figlie. In questo contesto, invocando la forza educativa dell’amore, sulla rigidità di una disciplina spersonalizzante e priva di credibili giustificazioni, la vicenda si focalizza sulla pietra d’inciampo che l’amore lesbico, idealizzato eppure sensuale, tra la giovane educanda Manuela e la sua affascinante istitutrice, viene drammaticamente a porre sulla strada della militarizzazione coatta dell’esistenza.
Nei giorni in cui persino la Corte Suprema degli Stati Uniti giunge a riconoscere ai coniugi omosessuali gli stessi diritti civili di cui godono le coppie etero – Unter der uniform si smarca volentieri dalla rivendicazione politica, indugiando piuttosto sulla devastante ripercussione del problema sociale, sul senso di solitudine del giovane costretto a sentirsi “diverso”, spesso circondato dal silenzio e dall'imbarazzo familiare.
Il destino di Manuela ci ricorda quanto sia sottile il confine tra la felicità e la rovina, e quanto l’assunzione etica della forza indistruttibile del desiderio ci richieda a ogni momento di scegliere tra un rischio che ci riguarda e coinvolge, e una rinuncia che invece lascia intatta, accrescendola, l’infelice mascherata collettiva.
CAST
con
Claudia Guidi
Pamela Mirti
Fabiano Roggio
Giulia Spinelli
Francesco Capuzzo
Chiara De Concilio
Georgia Camelia Khyabani Assl
Luana Locorotondo
Agnese Lorenzini
Laura Nardinocchi
Bruno Petrosino
Carmine Pastore
Nicole Petruzza
Francesco Sannicandro
Federica Spinello
Pina Vergara
ASS. ALLA REGIA
Barbara Bianchi
Chiara Casali
COLLABORAZIONE DIDATTICA
Andrea Pangallo
VOCAL COACH
Camilla Di Lorenzo
COSTUMI
Teresa Gasperi
LIGHT DESIGNER
Wing Tsou
SCENOTECNICA
O.C.S.A.
ELETTRICISTA
Giacomo Cursi