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CHAT ROOM

PRESENTAZIONE

Gianfilippo, un consulente finanziario di trentacinque anni, dopo la separazione dalla moglie, cade in un mondo opaco fatto di traslochi, scatoloni, serate passate in depressione davanti alla tv.
La scena si apre nel suo mini-appartamento i cui elementi di arredo principali sono proiezioni dello stato di ozio e indolenza del protagonista. Una poltrona magnetica, un frigo sempre vuoto, una segreteria telefonica senza messaggi echeggiano senza pietà le sue voci interiori e lo spingono al cambiamento.

Tutto inizia una sera di primavera in cui c'è qualcosa di nuovo nell'aria anche per Gianfilippo. Probabilmente il momento peggiore è passato, ma lui non se ne è ancora accorto. Rifiuta l'invito seducente della poltrona e del telecomando e, seguendo la sua passione adolescenziale per la navigazione, scarta un pacco atteso da tempo, una rete da pesca (metafora della rete internet) che una volta nelle sue mani prende vita e lo cattura, trasportandolo in un nuovo mondo.
Le pareti del monolocale di Gianfilippo si spalancano, mostrando al protagonista un olimpo virtuale popolato da divinità antropomorfe che governano il destino individuale nel Cyberspace. Appaiono così allegorie dei maggiori portali e strumenti digitali: da Wikipedia a Google, dalla posta elettronica e iTunes. Tra le varie divinità che se lo contendono, Gianfilippo sceglie di seguire un'imprevedibile Portiere che gli prospetta la possibilità di incontrare l'anima gemella, aprendogli la porta di stanze misteriose piene di promesse.

La commedia dell'Arte (contemporanea): il virtuale
Il tema della commedia si svolge attorno ad uno dei fenomeni sociali più importanti e delicati di questo secolo, i siti di incontri virtuali, riportati dagli studiosi con il duplice potenziale di valore aggiunto e di problema sociale. Numerosi studi affermano e dimostrano che una coppia su cinque ormai nasce navigando su Internet; solo in Italia cinque milioni e mezzo di persone cercano l'anima gemella attraverso siti di incontri online.

Il binomio virtualità (allontanamento dal reale) e teatro (l'arte più immediata e di contatto umano che esista), è risultato intrigante e molto attrattivo per lo spirito innovativo e avventuroso di Cassiopea.

Chat Room è una commedia che, indagando, ironizza non solo sugli incontri online, ma sul contesto relazionale e psicologico creato dal mondo virtuale. Lo spettacolo narra il viaggio di un singolo nella dimensione percettiva e cognitiva che coinvolge una parte importante della nostra quotidianità, qui esplorata attraverso il linguaggio teatrale: infatti senza mai mettere in scena il computer - così come la parola "chat", scritta nel titolo ma mai pronunciata nel corso dello spettacolo - la pièce guida lo spettatore in una visione soggettiva in cui la comunicazione virtuale viene trasformata in azioni sceniche concrete, arricchite da effetti speciali.

Chat Room è un'opera attualissima e divertente, destinata ad un vasto pubblico. Per genere e contenuto coinvolge e appassiona adulti e ragazzi, nonchè la vasta popolazione dei single in cerca d'amore.

Chat Room prende una posizione anche sul piano dell'innovazione del linguaggio teatrale. Dopo l'esperimento di “Adenoidi” di Daniele Luttazzi che nel 1989 scrive la prima opera di narrativa in cui compaiono le emoticons, non ci risulta siano stati fatti altri tentativi, in particolare nella drammaturgia.
In questo senso Chat Room è il primo esperimento in Italia in cui le emoticons - "smiley" o anche "faccine" - sono integrate nella drammaturgia come vere e proprie battute del testo, scandendone la partitura ritmica. In quanto riproduzioni stilizzate delle principali espressioni facciali umane, le emoticons rimandano alle maschere fisse dell'antica Grecia o alle mezze maschere espressive della commedia dell'arte; sono usate nel copione dagli attori come maschere incarnate, che assolvono al compito di trasporre teatralmente e in modo efficace la comunicazione virtuale. Esse appaiono e svaniscono repentinamente, maschere postmoderne di un mondo che si fa frammentario e liquido.

 
CAST

Dario Biancone - Gianfilippo
Gabriele Guarino - Il Portiere
Gabriele Carbotti - Massimiliano, l'amico
Giorgia Furbetta - Cristina/Partenope
Giorgia Guerra - Valentina/Blue Velvet
Claudia Lerro - Fabiana/Incantesimo

con la partecipazione di
Roberto Fazioli e Nicola De Santis

e con gli allievi delle classi 1° e 2° professionale dell'Accademia Cassiopea:
FILIPPO ANDREETTO - BARBARA BIANCHI - CHIARA CASALI - ROSARIA D'ANTONIO - SELENA DE VITIS - CHIARA LAURETI - GIUSY LOSCHIAVO - CHIARA POSTACCHINI - ARIANNA SATURNI - MARGHERITA BINI - BEATRICE CIUCCI - GIULIA MALOSSINI - VALENTINA MORETTI - ILARIA ORLANDO - FILIPPO RASCHI

COREOGRAFIE

Valeria Baresi

SCENOGRAFIE E COSTUMI

Michela Bevilacqua
Francesca Rossetti

MUSICHE

Michael Bublé

ASSISTENTE ALLA REGIA

Eleonora Leone

DISEGNO LUCI

Giorgio Rossi

EFFETTI SONORI

Nicola De Santis

DIRETTORE DI SCENA

Mariella Giordano

GRAFICA

Francesca Valido

UFFICIO STAMPA

Tania Servidei

ORGANIZZAZIONE

Jessica Cenciarelli

 

di Tenerezza Fattore. Commedia brillante con musiche e coreografie.
Il virtuale non è mai stato così reale!

 
REGIA

Tenerezza Fattore

 
RAPPRESENTAZIONE

TEATRO PICCOLO ELISEO, Roma
Giugno 2011