fbpx Il compleanno dell'Infanta - Favola musicale | CASSIOPEA TEATRO

Il compleanno dell'Infanta - Favola musicale

Il compleanno dell'Infanta
tratto dall'omonima novella di Oscar Wilde
Regia, Adattamento e liriche di Tenerezza Fattore
Marionette di Michela Aiello
Assistente alla regia Eleonora Stranges
Trucco e costumi Isolina Annino
con Maria Adela Amarandi Hriscu, Alessandra Curti, Marco De Rose, Marco Arturo Di Donna, Luca Giancamilli, Caterina Pietronudo, Marta Puppo, Sofia Tangreda
e con Leonardo Bianchi e Gian Maria Labanchi

18 dicembre 2022 ore 18.30 - Anteprima per i soci presso la Sala Maggiore dell'Accademia
21-22-23 dicembre 2022 ore 16.00 - Teatro Biblioteca Quarticciolo

Lo spettacolo è adatto ai bambini dagli 8 anni in su, ai ragazzi e anche agli adulti!

Nota allo spettacolo_ Se si guarda all'opera letteraria più familiare di Oscar Wilde, questo sembrerebbe non essere un artista propenso alle fiabe. Ma se si guarda più da vicino il ritratto di quest'uomo che fu nello stesso tempo artista e damerino, motteggiatore e saggio, filosofo e temerario avventuriero, si potrebbe capire meglio la sua straordinaria versatilità creativa. Delle sue due raccolte di fiabe (Il Principe Felice, 1888 e Una casa di melograni, 1891), la seconda è risultata da sempre la più profonda e meglio riuscita per stile, contenuti ed immagini evocative. Ed è proprio da questa seconda raccolta di fiabe, nate per i suoi figli Cyril e Vyvyan, che è tratto Il compleanno dell'Infanta, fiaba che lo stesso Wilde avrebbe definito "quanto a stile, la mia storia migliore". Con queste squisite fiabe, infatti, Wilde raccontava ai suoi figli qualcosa di più che storie di principi, giganti e usignoli, poiché in realtà parlava loro della vita e del modo di viverla; e nel farlo poneva in esse tale e tanta tenerezza da renderle indimenticabili.


Siamo in una pomposa, vuota e decadente Corte Reale immaginaria (il riferimento storico è il Re Filippo IV di Spagna nel tardo '600), circondata di ori, arazzi e specchi, tutta proiettata all'eccesso estetico, per nulla interessata ai valori umani e testimone
convinta della morale dell'immoralità. In occasione del compleanno della dodicenne Infanta di Spagna, viene organizzata una grande festa con artisti giunti da ogni parte del mondo. Tra i numeri previsti c'è anche la danza buffa del Nano del bosco, un adolescente poetico e dall'anima pura, una creaturina selvaggia, totalmente ignara del suo ridicolo aspetto fisico che si innamora a prima vista della principessa, la quale lo ricambia con false cortesie. Il fatale incontro con la propria immagine riflessa in uno specchio, condurranno il giovane alla triste consapevolezza di essere stato oggetto di scherno, ferendo a morte il suo fragile cuore.

Uno degli aspetti più affascinanti dell'opera è la totale assenza di rivendicazioni moralistiche, poiché l'autore e la storia stessa non prendono posizioni, non giudicano, non risolvono nulla; anche la morte del Nano è raccontata come una cosa che accade e basta, ma con ineguagliabile poesia. Il testo consente (ed è qui la sua grandezza) diverse interpretazioni, diverse conclusioni che devono essere cercate ed elaborate. In questo senso solo poche opere ancora, come il nostro Pinocchio, per esempio, o parte della produzione di Andersen gli si possono paragonare.
Ma quando tutto si è detto, il giudizio definitivo torna allo spettatore.
E lo spettatore, soprattutto quello di giovane età, è stato in ogni epoca estremamente benevolo con questa storia, di cui ormai è impossibile contare le ristampe e le traduzioni in tutte le lingue. Al punto che Il compleanno dell'Infanta è divenuto, forse suo malgrado, un classico per l'infanzia.
La versione teatrale fedele, brillante, scorrevole, ricca di musiche, luci, marionette e costumi, situazioni a volte tenerissime, a volte paradossali, ricrea quell'atmosfera onirica e fantasiosa tipica di Oscar Wilde.

 

Personaggi ben delineati e chiari, contrapposizioni nette di grottesco e drammatico, interpretazione di un gruppo di validi attori, professionisti del teatro: questi i punti di forza del nostro spettacolo, che si vanta di offrire, oltre che del teatro di ottima qualità, una proposta coraggiosa e necessaria: far emergere i sentimenti più delicati e profondi dei nostri ragazzi; parlare del cuoricino del Nano del bosco che, siamo sicuri, resterà a lungo nella memoria degli spettatori.

INFO E PRENOTAZIONI: 06 5580827 - 340 3029448 - scuola@cassiopeateatro.org